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Avete presente l’incredibile performance live, da oltre otto minuti, in cui la favolosa Ella Fitzgerald interpreta “Flying Home”, brano esclusivamente strumentale di Benny Goodman e Lionel Hampton, sostituendo al sax tenore il suo virtuosismo vocale?

n caso negativo prima di proseguire sarà d’obbligo per i lettori ricorrere all’album “Digital III at Montreux” del 1979 che testimonia tale esibizione. Fatto? Ora siete pronti all’ascolto di “D Bith” (AlfaMusic, 2015), esordio discografico (un’idea di nascita e debutto è già nel titolo stesso) di Daniela Spalletta. Al suo fianco, in un sodalizio ormai ben rodato, gli Urban Fabula (Seby Burgio pianoforte, Alberto Fidone contrabbasso, Peppe Tringali percussioni), trio di talentuosi musicisti siciliani cui in alcuni brani si aggiunge Max Ionata e l’“Hermes” string quartet. La prima delle undici tracce, dimostra fin da subito l’abilità della trentunenne cantante di Mazzarino (CL), nel costruire una melodia vocale esclusivamente attraverso gorgheggi, onomatopee, vocalizzi e acrobazie verbali. Non è dato sapere se a ispirarla sia stato effettivamente l’ascolto della Fitzgerald del Montreux Jazz Festival, ma è d’obbligo riconoscerle, proprio in ragione di questo impegnativo confronto, un innegabile talento. “D Birth” rappresenta forse il modo più immediato – a patto che abbiate una sessantina di minuti a disposizione, insomma il tempo di un aperitivo rilassato – per conoscere Daniela Spalletta. Vi si paleserà allora non solo il suo accurato studio del canto jazz (laurea con lode), ma anche la sua abilità di compositrice e arrangiatrice. Ben otto tracce sono frutto della sua penna che scrive talvolta anche in inglese e in siciliano, mentre “Blip Unforeseen Variation” è firmata a quattro mani col sassofonista Max Ionata. Fra i brani originali si segnalano “One Day on a Sudden” misto di inglese e vocalese su un tappeto jazz dei più classici ma sempre affascinante, “Manipura” pura ventata di Mediterraneo, e la dolce, dialettale e quasi disneiana “Zahara”. Culmine artistico del disco sono i singolari arrangiamenti di “Far Away” di Astrud Gilberto e “But Not for Me” di George & Ira Gershwin. L’auspicio per il futuro è un album di cover, dove la voce di Daniela Spalletta e il talento degli Urban Fabula riscrivano, alla loro maniera, pagine fondamentali della musica internazionale.

di Guido De Rosa